
La città
Todi nasce sulla sommità di un colle che domina la valle del fiume Tevere. La città entrò nell’orbita romana nel III secolo a.C. Con le invasioni barbariche del V secolo d.C., iniziò la decadenza. Nel VI era all’interno del famoso “corridoio bizantino”, una stretta lingua di terra fortificata che collegava Roma a Ravenna, mai conquistata dai Longobardi. Nel 1067 fu libero comune e poi signoria: la crescita demografica fece aggiungere, all’originaria cinta muraria etrusca e poi romana quella medioevale, oggi perfettamente conservata. Entrò a far parte dello Stato della Chiesa e visse un periodo di fulgore durante il Rinascimento grazie all’opera del vescovo Angelo Cesi.
La città, definita nel recente passato da celebri urbanisti americani come “la città più vivibile del mondo”, oggi si propone come polo turistico e culturale d’eccezione. Infatti, anche se il suo nome ha in sé la parola etrusca tular e la traduzione umbra (tuder)* tutère, usate per indicare un “confine”, Todi rappresenta al contrario un ideale punto di contatto tra uomini e civiltà.
*Tuder è il nome latino della città di Todi che deriva dall’umbro Tutere.